Sabato 18 Mag 2024
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Luci diurne a led (o DRL - Daytime Running Light)

LUCI DIURNE A LED  (o DRL - Daytime Running Light)

Dal 2003, in Italia vige l'obbligo di accendere gli anabbaglianti sulle autostrade e sulle strade extraurbane. Tale prescrizione è spesso disattesa, e non solo per dimenticanza. In molti lamentano il maggior consumo di combustibile che deriva dall'uso dei fari, la maggior rottura delle lampade (spesso difficili e costose da sostituire) e la peggior visibilità di certe strumentazioni e display, la cui retroilluminazione s'attenua all'accensione delle luci. Tali problemi non si verificano sulle vetture dotate di luci diurne, obbligatorie per tutti i veicoli nuovi a partire dal 2011, speciali fonti luminose ottimizzate per farsi vedere di giorno (e non per illuminare di notte), che s'attivano automaticamente quando si porta la chiave del quadro in posizione ON, hanno basso assorbimento di corrente e lunga durata.

Aftermarket. Da tempo, anche chi possiede un'auto sprovvista di luci diurne può installarle successivamente. Esistono diversi kit, omologati secondo il regolamento ECE R87, proposti da diversi produttori. Tali kit comprendono la coppia di luci, la centralina di comando e il cablaggio, più eventuali supporti e accessori per il fissaggio. Il collegamento elettrico è semplice, nel caso delle luci a led ci sono solo tre fili: il positivo sotto chiave, quello di collegamento all'alimentazione delle luci di posizione e la massa. Le luci vanno posizionate rispettando alcune quote fissate per legge, ma si possono adattare a ogni vettura. Per alcuni modelli molto diffusi vengono proposti  addirittura kit specifici. L'installazione richiede da una a tre ore di manodopera, secondo i casi.

Una volta eseguita l’installazione, la vettura deve essere portata al SIIT (Servizi Integrati Infrastrutture e Trasporti, la ex Motorizzazione) per far segnare la modifica sul libretto

Basso consumo. Le luci diurne aftermarket possono essere dotate di lampade a incandescenza (da 5 a 21 watt) oppure a led (da 0,03 a 0,1 watt). In tal caso, l'assorbimento di corrente si riduce ulteriormente, limitando drasticamente il consumo di combustibile. Uno studio tedesco ha calcolato in circa 0,2 litri per 100 km l'extraconsumo medio di benzina necessario per utilizzare gli anabbaglianti di giorno (0,14 l/100 km sulle diesel); con le luci diurne a led tali valori si riducono del 90%, mentre con quelle con lampade a incandescenza l'aumento di consumo si riduce del 75%.
Eterne o quasi. I kit in commercio soddisfano molte esigenze: forme e dimensioni sono molteplici, e un Costruttore propone addirittura luci composte da più bulbi singoli (da cinque a otto per lato) che possono essere montare in modo flessibile. La durata delle luci diurne aftermarket è molto elevata: 10/20.000 ore contro le  1.000 a 3.000 ore quelle con lampade a incandescenza (come dire che durano quanto la vita di una vettura mediamente).

 NOTA BENE
   -  non possono essere utilizzate al posto delle luci anabbaglianti al crepuscolo o al buio.
   -  si accendono automaticamente mettendo in moto il veicolo.
   -  si spengono automaticamente accendendo le luci di posizione/anabbaglianti del veicolo o spegnendo il motore.
 
Di seguito riportiamo gli articoli del Codice della strada che trattano le luci diurne.
Articolo 151 (Definizioni relative alle segnalazioni visive e all'illuminazione dei veicoli a motore e dei rimorchi)
Comma p-ter
luci di marcia diurna: il dispositivo rivolto verso l'avanti destinato a rendere più facilmente visibile un veicolo durante la circolazione diurna
Articolo 152 (Segnalazione visiva e illuminazione dei veicoli)
Comma 1
Fuori dai centri abitati, durante la marcia dei veicoli a motore, ad eccezione dei veicoli iscritti nei registri ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI, è obbligatorio l'uso delle luci di posizione, dei proiettori anabbaglianti e, se prescritte, delle luci della targa e delle luci d'ingombro.